24 mostre e tre progetti speciali, tra Venezia e il mondo, ai Musei Civici

Fatturato a 25 mln, oltre due milioni di visitatori nel 2013, bilancio in positivo

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21-01-2014
categorie: Design, Architettura, Arte, Moda,

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24 mostre e tre progetti speciali, tra Venezia e il mondo, ai Musei Civici

Fatturato a 25 mln, oltre due milioni di visitatori nel 2013, bilancio in positivo

Forti di oltre due milioni e centomila visitatori registrati nel 2013 (nonostante la chiusura di Ca’ Mocenigo durata nove mesi e di Ca’ Pesaro durata un mese, che hanno causato una leggera flessione sui dati 2012) e di un budget, da tre anni in positivo, di 25 milioni di Euro, la Fondazione che racchiude gli 11 musei civici veneziani (il solo Palazzo Ducale registra 1.4mln biglietti annui), ha presentato nella quadreria del Correr un programma ricco e variegato di 24 nuove mostre in città e 3 (tra mostre, progetti e ricerca scientifica) in Occidente ed Estremo Oriente (qui sarà a Pechino, Singapore ed in altre città) per il 2014.
A Venezia si comincia il 2 febbraio, con la prima delle grandi mostre di arte moderna (Dialoghi Americani, Collezione Panza di Biumo, Ca’ Pesaro) e poi con “Leger. La visione della città Contemporanea 1910-1930”, al Correr dall’8 febbraio (inaugura insieme ad una mostra dedicata alle città dal Rinascimento al Settecento, curata da Cesare de Seta).

Marzo è il mese dedicato alla creatività femminile che ruota attorno al riaperto Palazzo Fortuny con arte, fotografia e fine gioiello contemporaneo con ben cinque mostre che aprono lo stesso giorno, il 7, e che seguiremo dettagliatamente con lanci dedicati alla loro apertura: “Dora Maar. Nonostante Picasso”, “Anne-Karin Furunes. Shadows”, “Memoria Aperta. Barbara Paganin”, “Ritsue Mishima. Forme”; “Le Amazzoni della Fotografia”; (altra grande mostra dedicata ad una donna, con grande impianto curatoriale e iconografico, si aprirà nell’autunno, il prossimo 3 ottobre nella stessa sede, e sarà dedicata alla ritrattistica della Marchesa Luisa Casati Stampa). La direttrice del Palazzo, anche responsabile di tutto l’exhibition design della Fondazione, Daniela Ferretti, aggiunge: “Due delle mostre ci riserveranno particolari sorprese, per il momento svelo quella relativa a Dora Maar: abbiamo tre  fotomontaggi unici, andati perduti prima della ricerca necessaria per realizzarla, e quindi mai visti prima in nessuna istituzione museale.”

Walter Hartsarich (Presidente Fondazione Musei Civici di Venezia): Abbiamo realizzato oltre il 90% di quanto ci eravamo prefissati nel 2013, nonostante severi problemi di bilancio dovuti ai mancati o parziali trasferimenti dal Comune al nostro bilancio e derivati dai proventi dell’usufrutto di una delle nostre sedi, Ca’ Corner de La Regina (il palazzo sul Canal Grande acquistato da Prada: il Comune dovrebbe trasferire 500.000 euro annui alla Fondazione ma è indietro con i pagamenti, n.d.r.).
Cresce il nostro ricavo da merchandising e valorizzazione delle strutture con affitto ai privati (questi ultimi proventi, spesso criticati dai veneziani, ci consentono extra budget quest’anno arrivati a superare i 400.000 euro). Forti di una gestione da “buon padre di famiglia” nel 2013 abbiamo aperto altre sale imperiali dedicate alla principessa Sissi (da 9 a 12); abbiamo rinnovato la caffetteria del Correr; ampliato il guardaroba; completamente riallestito Ca’ Pesaro e restaurato Palazzo Mocenigo arricchito anche dalla nuova ala del profumo, unica in Europa, resa possibile da una partnership con la famiglia Vidal e la Mavive SPA (premiata da Impresa e Cultura quest’anno, n.d.r.). La nostra più importante missione è valorizzare il patrimonio: lo facciamo soprattutto con prestiti che generano fee anche perché ciò che musealizziamo in città è solo la punta dell’iceberg: con i prestiti non intacchiamo il poderoso patrimonio d’arte della Serenissima.  Abbiamo avuto ottimi compagni di strada, sponsor oculati che continuano a seguirci quest’anno (tra cui ricordo Philips che ha illuminato tutte le nostre sedi o Piaget che si è fatto carico del restauro della Torre dell’Orologio). Siamo in attesa, è quasi tutto pronto, di annunciare presto un nuovo compagno di strada, un brand del lusso che si affiancherà alla nostra fondazione per l’anno a venire. Per intanto, ricordo che continua la collaborazione Correr/Louis Vitton che all’Espace che fa dialogare due nostri Carpaccio, che si sono impegnati a restaurare, e Bill Viola.”


Angela Vettese (Assessore alla cultura e alla promozione turistica, Comune di Venezia): “La conservazione dei beni del Comune (che costituiscono l’identità della città); l’acquisizione e nuova produzione (di opere, di manufatti, di testi e mostre) e fare sistema sono le missioni principali degli undici musei veneziani. Dobbiamo essere un sistema coeso da contrapporre con una forte identità (non nello spirito di rivalità) a tutti gli altri attori privati e foresti (Guggenheim, Prada, Pinault e se vogliamo la Biennale, che è veneziana ma è fatta solo di sé stessa); il nuovo corso, sperimentato da due o tre anni, mi pare stia andando in questa direzione.”

Gabriella Belli (Direttore Fondazione Musei Civici): Dato il ruolo che rivesto mi sento di affermare che Venezia è la culla di una cultura immensa ma è anche luogo dove si manifesta, meglio e più d’altrove, un’alchimia strana con i competitor: non ci sono repliche o sovrapposizioni ma un dialogo sempre stimolante. Costruito come un vero e proprio progetto organico legato alle attività espositive su tutte le sedi, il 2014 ai Musei Civici si sviluppa su tutti i mesi dell’anno, cercando di destagionalizzare e di offrire grandi appuntamenti oculatamente spalmati. Quest’anno raccogliamo altre sfide, dopo quelle portate a casa nel 2013: la prima è quella del restauro del Correr, per il quale ci metteremo in ascolto delle proposte della città con un convegno previsto a maggio prossimo. Tutta la struttura ha bisogno di un grande intervento museografico e di uno teso a migliorare gli standard di conservazione perché questi si evolvono nel tempo. Tante mostre speciali che si affiancano alle quattro ‘grandi mostre’ che privilegiano il rapporto con la città e la sua rappresentazione (è l’anno della Biennale Architettura, n.d.r.): oltre a quelle già citate, segnalo una collaborazione con la National Gallery di Washington per una mostra sui disegni veneziani (Correr, dal 22 marzo) e una inusuale opera sola, che riapre un ampio dibattito critico (un autoritratto di Tiziano, che inaugura nella stessa data e nello stesso museo). Tra le mostre disseminate nelle altre sedi, segnalo le 343 porcellane parte della grande collezione, la migliore al mondo, di Nani Mocenigo (esposte solo una volta a Ca’ Del Duca prima della sua definitiva chiusura) che vengono dalle più importanti manifatture europee (a Ca’ Rezzonico, dal 14 giugno). E, data la mia passione per il moderno, la mostra della collezione Panza di Biumo, di cui l’Assessore Vettese è anche Presidente del Comitato Scientifico della Collezione, per noi strategica, che si accompagna ad altre di valore che del pari vedranno Ca’ Pesaro come protagonista, ad esempio “Lo Sguardo di Ileana Sonnabend” che inaugura il prossimo 30 maggio (ed anche una mostra/proiezione di Gianluca e Massimiliano de Serio, Un Ritorno, che vede ancora una volta la Vettese protagonista, stavolta non come assessore o presidente ma come co-curatrice: un film a base di ipnosi per ritrovarsi al mondo, n.d.r.). Ma altre operazioni sono altrettanto importanti: negli appartamenti del Doge, che abbiamo climatizzato grazie anche alla mostra su Manet fatta l’anno scorso, abbiamo sviluppato un percorso di edutainment – Il Serenissimo Principe, Storia di Dogi e Dogaresse – necessario a raccontare ai visitatori la storia dei 120 dogi al comando della repubblica più unica in Europa. Questa nuova sezione è organica alla visita ed è stata resa possibile grazie al contributo del direttore di Palazzo Ducale.”

 

Finalmente il Museo del Vetro di Murano riapre, restaurato, con la messa in funzione di un nuovo spazio, il 7 giugno, ri-esponendo i capolavori della collezione permanente. Mentre quello del Merletto (Burano), si mette in dialogo con l’immagine della città (Venezia) utilizzando alcune tecniche di ricamo contemporaneo ed un inusuale accostamento alla fotografia (Merletto Frattale, Maria Grazia Rosin, dal 18 aprile).

Non è l’anno della Biennale d’arte, dove gli sforzi museali (ed i donors) sono ovviamente maggiori, ma crediamo che la competizione con altri musei ed istituzioni cittadine riuscirà ad affezionare nuovo pubblico o pubblico costante anche grazie ad una scelta decisamente nel segno della storia classica e delle tecniche che registrano più appassionati (dal disegno alla pittura), fatta salva la brillante eccezione di Fortuny, che invece va a caccia di scoperte percorrendo territori molto più ibridi, per questo più accattivanti e forse, in fondo, gli unici contemporanei nel roster 2014.